Tim Robbins |
Nato
attore, ottiene la sua piccola fama in film commedia, poi approdato
alla regia FENG Xiaogang si cimenta nella settima arte. È nel 2000
che il suo nome comincia a risuonare sia in patria sia alle orecchie
dei critici più accorti. Il suo Sigh
mostra il divorzio e al contempo lo stile che diventerà
inconfondibile nelle pellicole del regista cinese. Spazia sia in
opere di attualità sia storiche, film di coppia e di massa,
palesando un'abilità fondamentale nel gestire gli attori, qualsiasi
numero abbiano, e questo grazie anche al suo esordio attoriale. Al
Roma Film Festival porta il suo lavoro più complesso, un film che
parla della tragedia della provincia dell'Henan dove nel 1942, in
epoca bellica, morirono 3 milioni di persone a causa di una carestia.
1942 rappresenta
proprio il contesto storico per ricordare la vicenda tragica, anche
se il titolo inglese Back to 1942
enfatizza ancor più questa voglia del regista non solo di mostrare
un evento che ha segnato la storia cinese, ma trasportando
direttamente lo spettatore in quei cruenti anni. Certamente a Roma,
quello di FENG, è il film più impegnato e maggiormente incline alla
vittoria finale. Questa la sinossi ufficiale:
Adrien Brody |
“Nel
1942 la Cina assiste alla più tragica carestia della sua storia
moderna, che provoca la morte di almeno tre milioni di persone nella
provincia di Henan. La guerra tra le truppe giapponesi e i reparti
dell’esercito nazionalista dell’Henan del nord è sul punto di
scoppiare, e le intere forniture di grano della provincia vengono
deviate verso le truppe cinesi, togliendole alla popolazione. Il
proprietario terriero Fan (Zhang Guoli), assieme alla figlia
sedicenne Xing Xing (Fiona Wang), al fedele servitore Shuang Zhu
(Zhang Mo) e alla sua fittavola Hua Zhi (Xu Fan), si deve unire ai
milioni di rifugiati che si stanno dirigendo a piedi verso la
provincia dello Shaanxi. Durante il viaggio, Fan incontra tre uomini:
l’appassionato giornalista americano Theodore White (Adrian Brody),
lo chef diventato giudice Old Ma (Fan Wei), e Padre Simeone (Zhang
Hanyu), che sta perdendo la sua fede in Dio e che si rivolge al prete
italiano Thomas Megan (Tim Robbins). Un film epico, un kolossal alla
Via col vento sul
più grande esodo di popolazione dell’ultimo secolo. Tra banditi,
battaglie e continui colpi di scena”.